La richiesta di un prestito personale è solitamente soggetta alla fornitura di determinate garanzie. Solitamente si tratta di garanzie facili e basilari, come la presenza di uno stipendio o di un’altra entrata fissa con cui si dimostra di poter essere in grado di rimborsare il finanziamento ottenuto. Questo tipo di finanziamento, infatti, è noto anche per essere un prestito a firma singola. Significa che la finanziaria non chiede altre garanzie che non siano la firma del richiedente e la sua promessa di rimborsare tutto il dovuto, in maniera sempre puntuale.
Quando vai a fare domanda di un prestito personale, ecco l’elenco di documenti necessari:
- carta di identità
- codice fiscale
- copia dell’ultima busta paga o copia dell’ultima dichiarazione dei redditi
Ecco dunque che le garanzie che bisogna fornire nel 99% dei casi sono quelle scritte nell’ultimo punto. Se sei un lavoratore dipendente, magari a tempo indeterminato, ti basta fornire una copia della tua ultima busta paga. Se invece sei un autonomo hai necessità di fornire una copia della tua ultima dichiarazione dei redditi. Dopo avervisionato tali documenti la società finanziaria prende una decisione in merito alla tua richiesta di finanziamento. Qualora essa venga accettata, riceverai in breve tempo la somma di denaro richiesta.
Ma cosa succede se non si hanno le garanzie minime richieste? Nella maggior parte dei casi, la domanda di prestito viene rigettata e non ti viene concessa la somma di cui hai bisogno. Se vuoi, invece, puoi anche fornire delle garanzie aggiuntive, che possono essere quelle di una fidejussione oppure di un’altra entrata.
Nel primo caso potrebbe essere un parente, ad esempio, che pone una fidejussione per te e si obbliga, in questo modo, a rimborsare il finanziamento qualora tu non sia in grado di farlo. Nel secondo caso puoi ad esempio dimostrare di incassare costantemente un affitto da una casa di proprietà. In ogni caso, l’avere delle garanzie è condizione fondamentale per poter avere accesso al credito.